SALUTE DEL CANE La prostatite del cane, una patologia che può portare all'infertilità
La Prostatite nel cane è una malattia che colpisce la prostata e può avere o meno un’origine batterica. Come per l’uomo anche per il cane le malattie della prostata sono più frequenti nei soggetti anziani. Il rischio di prostatite si presenta intorno ai 7-8 anni di età del cane.
La prostata è un organo che fa parte dell’apparato genitale maschile e più precisamente è situato in una cavità anatomica formata dalle ossa del bacino tra la vescica e l’ano. E’ di forma tondeggiante ed è divisa in due lobi. La funzione della prostata è quella di secernere una sostanza – il secreto prostatico – che compone lo sperma.
Nei cani affetti da Prostatite, la qualità del liquido prostatico subisce delle modificazioni sia chimiche sia di volume diminuendo anche il potere fecondante degli spermatozoi.
Dal punto di vista chimico si registra un aumento del Ph acido; questo causa un cambiamento negativo della mobilità degli spermatozoi eiaculati.
Cause della prostatite del cane
La prostatite è un malfunzionamento della prostata causato dall’anomala attività ormonale dei testicoli e in particolare dall’azione del testosterone e dei suoi derivati che provocano l’iperplasia delle cellule che compongono la ghiandola causandone un aumento del volume.
La causa principale di questo malfunzionamento è la vecchiaia.
La prostatite batterica acuta, invece, è causata da microrganismi come Pseudomonas aeruginosa, Escherichia coli e Proteus mirabilis. I batteri possono infettare la prostata tramite il sangue, l’apparato urinario o l’uretra. Le infezioni batteriche possono verificarsi in maniera più o meno saltuarie e possono espandersi anche ad altri organi.
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Sintomi della prostatite canina
In base all’entità dei tessuti colpiti dalla disfunzione si possono avere diversi tipi di disturbi.
Il caso più frequente è quello dell’Ipertrofia Prostatica Benigna che è causata dall’invecchiamento dei tessuti. In questo caso specifico la prostata s’ingrossa e presenta sintomi quali perdita di gocce di sangue dall’organo sessuale, difficoltà nella minzione con urine miste a sangue e in alcuni casi a pus. Il sangue generalmente è visibile solo nelle prime gocce di urina.
Il dolore durante la minzione è evidente poiché il cane resta per molto tempo nella tipica posizione con la gamba alzata, ma senza riuscire a urinare se non dopo molto tempo e con molto dolore. In alcuni soggetti sono riscontrabili anche difficoltà a camminare e costipazione, poiché, la prostata ingrossata impedisce il normale transito delle feci.
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La prostatite batterica acuta, invece, ai sintomi batterici già descritti affianca anche febbre alta, inappetenza, vomito e nei casi più acuti anche ascessi prostatici che, se dovessero scoppiare, potrebbero causare una pericolosissima peritonite.
I cani possono anche sviluppare casi di tumori maligni alla prostata (1%). E’ riscontrata una maggiore incidenza nei cani anziani di media e grande taglia. I sintomi di questa grave forma di Prostatite sono quelli tipici della malattia a cui si aggiunge la perdita di peso.
Curare la prostatite nel cane
Gli accertamenti necessari per valutare la presenza di una Prostatite sono essenzialmente ecografie, biopsie, radiografie a contrasto e radiografie addominali. Nei casi di ipertrofia prostatica benigna si procede con la somministrazione quotidiana di un farmaco di origine vegetale che serve per tenere la malattia sotto controllo.
Nel caso di prostatite batterica acuta, invece, occorre eseguire delle analisi batteriologiche per individuare il batterio responsabile dell’infezione per poi stabilire la terapia antibiotica più giusta.
Se la malattia diventa cronica, allora, il veterinario procederà con la somministrazione di farmaci inibitori degli ormoni e nei casi più gravi alla castrazione del cane.
In caso di tumore alla prostata bisognerà compiere in primis un’ecografia e subito dopo una biopsia per conoscere l’esatta entità della neoplasia e poi, individuare la terapia più adatta da seguire.
Prevenire la prostatite dei cani
Il metodo più efficace per curare la prostatite resta, come per tutte le malattie, la prevenzione. E’ molto importante riuscire a riconoscere in tempo i sintomi della malattia e intervenire tempestivamente con una terapia mirata, aumentando così notevolmente le probabilità di guarigione.
La fascia di età più a rischio prostatite è quella tra il settimo e ottavo anno di vita.
A partire da questo momento occorre recarsi regolarmente dal veterinario e sottoporre il cane ad un controllo annuo della prostata tramite l’esplorazione digitale rettale che dura pochi secondi e serve per valutare le dimensioni, la simmetria e il posizionamento dell’organo.
In condizioni normali di salute si tratta di una pratica completamente indolore. Il veterinario durante i controlli di routine effettuerà anche la palpazione addominale per evidenziare un’eventuale dilatazione della vescica o la presenza di un eventuale ascesso sulla prostata. Se questi accertamenti dovessero fornire risultati preoccupanti, occorre avviare ulteriori approfondimenti diagnostici.
Questo articolo è a titolo informativo. Per qualunque approfondimento rivolgiti ad un medico veterinario e/o ad un addestratore certificato.
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