SALUTE DEL CANE Farmaci immunosoppressori per i cani: quando vengono utilizzati
Con il termine ‘immunosoppressore’ viene indicato un gruppo di farmaci per cani capaci di intervenire e modificare i meccanismi messi in atto dalla difesa immunitaria di un soggetto. Questi farmaci intervengono durante la reazione immunitaria e ne inibiscono alcuni aspetti. I farmaci immunosoppressori, quindi, vengono somministrati quando si vuole bloccare la proliferazione delle cellule immunitarie, impedire la formazione degli anticorpi o interferire sulla liberazione dei mediatori chimici.
Questo tipo di farmaco non agisce in maniera selettiva ma coinvolge l’intera reazione immunitaria causando effetti collaterali, in alcuni casi, anche estremamente pericolosi. Al momento non c’è modo di intervenire solo su un determinato aspetto della reazione immunitaria senza andare a intaccare l’intero processo.
Quando si usano i farmaci immunosoppressori nei cani
Questo tipo di medicinali è impiegato nella cura delle malattie autoimmunitarie, ovvero quelle malattie in cui il sistema immunitario genera reazioni nocive al suo stesso corpo. Gli immunosoppressori sono molto utilizzati anche dopo i trapianti di organi per impedire il rigetto da parte del corpo dei tessuti trapiantati. I farmaci più utilizzati sono l’azoiprite, la ciclofosfamide, gli antimetaboliti, il metotrexato, l’acatioprina e il cortisone.
Per i pazienti trapiantati vengono usati anche il Tacrolimus e la Ciclosporina. Se si vuole intervenire sui linfociti, si può utilizzare anche un siero anti-linfociti.
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Questo articolo è a titolo informativo. Per qualunque approfondimento rivolgiti ad un medico veterinario e/o ad un addestratore certificato.
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