Spesso abbiamo sentito parlare di “rabbia” nei cani, intesa come malattia altamente contagiosa che, purtroppo, colpisce molti animali, selvatici e domestici. E’ bene sapere ed essere informati su alcuni dettagli di questa malattia, che, in previsione dell’adozione di un amico a quattro zampe, sono fondamentali.
Il termine rabbia deriva dal sanscrito e significa “aggredire, essere violenti”. La rabbia è una delle prime malattia da contagio di cui si ha nota, per questo è stata una delle più studiate da sempre.
Attualmente esiste un vaccino preventivo e curativo, ideato dal microbiologo francese Louis Pasteur, tra il 1885 e il 1895. Se vuoi saperne di più sulle vaccinazioni per i cani, scarica gratuitamente la nostra guida sui vaccini.

Come si trasmette la rabbia all'uomo
E’ opportuno sapere che la malattia della rabbia è trasmissibile facilmente anche all’uomo.
Le cause di trasmissione sono:
- Saliva: es. morso
- Contatto sanguigno: ferite, graffi, ect.

Sintomi nel cane della rabbia canina
Nonostante sia una malattia molto asintomatica, una volta osservati bene gli animali affetti, sono stati riscontrati alcuni sintomi comuni:
- Disturbi gastrointestinali,
- Difficoltà respiratorie,
- Problemi di deambulazione.

Decorso della rabbia nei cani
La malattia decorre secondo due linee diverse:
1. Rabbiosa (nel 75% dei casi): il nostro cane sarà sempre più aggressivo e non controllerà più la sua violenza, che si manifesterà nei confronti di tutti. Si può notare in questo caso anche una notevole iper-salivazione. Dopodiché, si assisterà ad una successiva paralisi e quindi al coma. Per poi sfociare nella morte.
2. Il cane subirà una paralisi immediata (25%) e successivamente morirà.
Se la malattia non viene presa in tempo, e cioè prima dell’insorgere di tali sintomi, e curata con la stessa somministrazione del vaccino, è impossibile salvare il cane. In molti paesi la vaccinazione è obbligatoria per tutte le specie animali. Qua in Italia viene considerata una delle malattia più pericolose e con un alto tasso di mortalità, anche nell’uomo. E’ bene prevenire con la vaccinazione del cane.