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NEWS Traffico illecito di cani: la Forestale scopre 46 cuccioli e arrestata due sloveni



Sarebbero stati in grado di accontentare chiunque: gli amanti dei piccoletti adorabili, come chihuahua, shi-tsu maltesi, westie, yorkshire o king cavalier; ma anche gli appassionati di taglie più imponenti, come l'akita inu, il dobermann, il pastore malinoise, il bulldog o il dogue de Bordeaux. Se non fossero incappati dagli uomini del nucleo investigativo della Forestale nei pressi della barriera autostradale di Ugovizza, nell'Udinese, i due autisti sloveni che stavano cercando di importare illegalmente in Italia 46 cuccioli di varie razze avrebbero probabilmente realizzato un bel gruzzoletto dalla vendita attraverso canali non ufficiali.

Chiunque volesse proporsi per l'affido di questi cuccioli o di altri cuccioli sequestrati dalla Forestale, può inviare una mail all'indirizzo: nirda@corpoforestale.it . Nella mail devono essere specificati i dati della persona che si propone come adottante, i suoi recapiti e che tipo di esperienza ha con gli animali. La Forestale sta costruendo un database di aspiranti adottanti al fine di poter sistemare al meglio queste creature.

Gli incauti acquirenti, in compenso, si sarebbero ritrovati per le mani animali potenzialmente a rischio salute, importati nel nostro Paese in condizioni precarie (erano tutti stipati all'interno di un furgone e sprovvisti d'acqua) e senza i dovuti accorgimenti sanitari: alcuni di loro non erano ancora stati svezzati, altri riportavano segni di interventi chirurgici recenti e punti di sutura per il taglio della coda - una pratica vietata in Italia - con ferite non rimarginate.

In questo periodo si intensificano i controlli delle forze dell'ordine

LA DENUNCIA - Molte le irregolarità riscontrate. Alcuni esemplari erano sprovvisti di microchip e non erano accompagnati da documentazione che ne comprovasse la provenienza o che certificasse l’esecuzione di un adeguato piano di profilassi sanitaria. I cuccioli sono stati presi in custodia dagli agenti e portati in una struttura idonea in attesa di un loro affido. I due autisti sono stati invece denunciati per maltrattamento di animali («in quanto i cani sono stati strappati anzitempo alle proprie madri») oltre che per trasporto e detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura, frode in commercio, uso di documenti falsi e traffico illecito di animali da compagnia. Purtroppo non si tratta di un caso isolato e la storia è di quelle che si sono sentite fin troppo spesso. «Il fenomeno dell'importazione illegale di animali, purtroppo è in continua crescita - confermano alla Forestale -. Cani strappati alle mamme precocemente e spediti verso l'Italia nel portabagagli di un'auto o nella stiva di una nave, poi drogati, una volta giunti a destinazione, con antibiotici ed eccitanti, per sembrare più pimpanti».


NON SONO PACCHI DONO - In questo periodo sono stati intensificati gli accertamenti da parte del personale dei vari corpi impegnati nella prevenzione dei traffici illegali. L'avvicinarsi del Natale e l'idea sbagliata che un cane possa essere un regalo da far trovare sotto l'albero rende infatti particolarmente favorevole le condizioni per uno smercio in tempi brevi, che assicura ai trafficanti guadagni elevati e, quando va in porto, poche complicazioni. I cani di razza del mercato parallelo costano alcune centinaia di euro, ma molto meno della metà rispetto a cuccioli provenienti da allevamenti certificati. «Prima di acquistare o donare un cucciolo, bisogna fare attenzione e ricordare che occorre essere certi di volersi assumere l'impegno di curarlo per tutta la vita - spiegano alla Forestale -. Ma è anche importante che, una volta compiuta la scelta, si verifichi che l’animale abbia i certificati in regola, per non alimentare il triste fenomeno del traffico illecito. I cani, infatti, molto spesso sono importati nel nostro Paese mediante estenuanti viaggi, che talvolta ne provocano la morte a causa delle carenti condizioni igienico-sanitarie nelle quali sono costretti a viaggiare».

INCAUTI ACQUISTI - Come fare dunque? Bastano pochi accorgimenti, che la Forestale ha riassunto in un proprio decalogo. Ma prima ancora basta usare il buon senso. Così come non si comprerebbe mai un computer o un cellulare in un'area di servizio conoscendone la provenienza illecita (e i rischi a cui si va in contro in caso di «pacco»), a maggior ragione non bisogna farlo con dei piccoli quattrozampe, che sono prima di tutto esseri viventi e dunque occorre fuggire dalla tentazione di fare un affare - che quasi mai si rivela tale - giocando sulla loro pelle. E se proprio si vuole arricchire il Natale con la gioia che un animale può portare nelle proprie case, allora perché non fare prima un giro al più vicino canile?

Al. S. - Corriere.it
@lex_sala

 


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