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COMPORTAMENTO DEL CANE Perché il cane fa i dispetti?



 Siamo sicuri che, almeno una volta, siete tornati a casa e avete trovato un “regalino” da parte del vostro cane, qualche cosa di distrutto o peggio.

 
Capita spesso di sentire dire che “il mio cane mi fa i dispetti se non faccio....” o frasi simili perchè cerchiamo sempre di umanizzare i comportamenti del cane ma in realtà dietro a gesti che a noi sembrano dei dispetti ci sono dei disagi.
 
Infatti il cane, di suo, non ha un cervello in grado di capire cosa è un dispetto e le sue azioni non sono orientate a ferirvi o a farvi un torto.
 
E' facile pensare che il cane fa i dispetti anche perché, spesso, assume un'espressione che noi vediamo come colpevole, come se sapesse bene che quello che ha fatto è sbagliato.
 
L'espressione “colpevole” che gli vediamo è semplicemente il riflesso legato al ricordo dell'ultima volta che l'abbiamo punito per lo stesso motivo; è' quindi un'espressione di timore per la punizione che lo aspetta o per il rimproverò che sta per ricevere.
 
Il cane ha memoria di quanto ha ricevuto (punizione o rimprovero) l'ultima volta che ha danneggiato qualche cosa o ha fatto pipì in casa ed è quel ricordo che gli vedete stampato sul muso.
Il timore di voi non è dovuto necessariamente alle botte o maltrattamenti (siamo sicuri che pochi di voi lo fanno) ma al cane fa paura anche il vostro arrabbiarsi e/o il vostro linguaggio corporeo.
 
E allora, se conosce la nostra reazione, perché fa quelle cose?
 
Rimarcando il concetto che il cane non fa i dispetti e non vuole punirci, è probabile che le sue azioni indichino altro.
L'esempio più banale è quando fa pipì in casa. E' probabile che se il cane fa pipì in casa abbia un problema urinario, oppure non ce la fa più a tenerla oppure non ha ben capito che il luogo dove farla è fuori. In questo ultimo caso si deve intervenire sull'educazione del cane ed insegnargli in modo corretto a fare i bisogni fuori.
 
Il cane, come può essere un bambino, ha bisogno di costanti ripetizioni su ciò che può e ciò che non può fare. Non è sufficiente una volta perché il cane impari a non fare determinate cose. Pensate ad un bambino, quante volte lancerà un oggetto prima di capire che non si fa? Il genitore gli dirà ogni volta “non si fa” e alla fine, dopo migliaia di volte, il bambino non lancerà più l'oggetto.
Il cane assomiglia molto ad un bambino.
 
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