NEWS I cani come terapia per gli anziani
Si parla sempre di Pet Terapy e in questo caso è messa davvero in atto. In una casa per anziani, ogni settimana, arrivano dei cani Labrador, Bassotti nani e Golden Retriever per allietare un gruppo di anziani affetti da varie patologie.
Golden retriever, labrador e bassotti nani sono gli ospiti speciali che ogni settimana sono accolti nella Residenza Vittoria in via Calatafimi. Ad attendere con entusiasmo i quattro cagnolini ci sono dieci ospiti fra i 75 e i 90 anni. Alcuni sono affetti da Alzheimer e demenza fronto-temporale e tutti interagiscono con i docili e socievoli animali nell’ambito del progetto di residenzialità pet friendly realizzato in collaborazione con l’associazione I cani del mulino di Nuvolento.
Il progetto della Residenza Vittoria di Korian Italia, gruppo europeo leader nei servizi per le persone anziane, ha come obiettivo principale la promozione dell’autostima ed il mantenimento dell’autonomia degli over 65, che verrà favorita grazie ad una stimolazione globale sul piano cognitivo, fisico, psicologico e sociale. Una volta alla settimana gli anziani possono interagire con gli amici a quattro zampe sotto la supervisione di una psicologa, di un’educatrice e di una professionista negli interventi assistiti con animali.
E la passione degli over 65 per gli animali domestici è testimoniata dalla crescente richiesta degli ospiti della Residenza Vittoria di poter portare con sé i propri cuccioli scodinzolanti e di poter vivere momenti di svago con loro. «L’aspetto più importante della pet therapy è quello psicologico: gli anziani che entrano in struttura in compagnia dei loro amici a quattro zampe o che partecipano alle sedute con gli animali sono più reattivi e si sentono gratificati perché sanno che qualcuno ha bisogno di loro - spiega Paolo Schiavini, direttore gestionale della Residenza Vittoria -. Anche nelle persone con deficit cognitivi e comportamentali e persino negli ospiti affetti da forma di demenza, il contatto con gli animali favorisce il mantenimento e, nei casi meno gravi, persino il recupero delle funzionalità residue».
gionaledibrescia.it
Questo articolo è a titolo informativo. Per qualunque approfondimento rivolgiti ad un medico veterinario e/o ad un addestratore certificato.
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