NEWS I cani abbandonati in Italia, le stime
L'abbandono dei cani durante le vacanze è, purtroppo, un fenomo piuttosto difficile. Senza voler assolutamente giustificare un'azione di questa natura, le difficoltà maggiori si riscontrano nel trovare una giusta vacanza con il cane. Detto questo, però, quando si sceglie di prendere un animale, ci si assume una responsabilità che deve essere tenuta fino alla fine. (ndr)
In Italia si calcola siano circa 100 mila i cani abbandonati ogni anno. L’estate è la stagione più a rischio e la settimana di Ferragosto quella in cui s’impennano le probabilità di alimentare il fenomeno del randagismo, con il conseguente pericolo di aggressioni, incidenti stradali o trasmissione di malattie. Lo ricordano i veterinari dell’Ulss 8 di Asolo (Treviso), che spiegano cosa fare in caso di avvistamento di un cane randagio o abbandonato. La prima regola è informare la polizia locale del Comune in cui si trova l’animale, il 118 o il servizio veterinario dell’Asl di competenza. Gli operatori provvederanno al recupero del cane e alla consegna al canile sanitario.
L’azienda sanitaria veneta ricorda ai proprietari che la scelta di tenere un animale deve essere ponderata, responsabile e consapevole dei doveri legati al possesso e i diritti del cane. Nello specifico - sottolinea l’Ulss 8 in una nota - il proprietario è tenuto all’identificazione dell’animale e alla sua iscrizione all’anagrafe canina, cui si aggiunge l’obbligo della custodia del cane e il rispetto delle 5 libertà fondamentali degli animali: libertà dalla sete, dalla fame e dalla malnutrizione; libertà dal disagio termico e fisico; libertà dal dolore, dalle ferite e dalle malattie; libertà dalla paura e dallo stress; libertà di manifestare i comportamenti propri della specie. Il non rispetto di queste libertà si può configurare nel reato di maltrattamento, come previsto dalla legge 189 /2004.
Al momento del ritrovamento del cane, dopo la segnalazione dell’utente o della polizia urbana, viene coinvolto il servizio Asl che ha il compito di recarsi sul posto. Se l’animale è dotato di microchip e quindi è stato inserito nell’anagrafe canina, il veterinario provvederà alle verifiche del caso e all’identificazione del proprietario il quale viene contattato immediatamente per il recupero. Nel caso in cui non sia immediatamente rintracciabile, il cane viene trasferito presso il canile (l’Ulss 8 ha una convenzione con la struttura di Ponzano Veneto), dove rimarrà fino al recupero da parte del proprietario che è tenuto a pagare anche la quota per la custodia del cane al canile.
Se invece il cane è sprovvisto di microchip e quindi non identificabile, il veterinario Asl provvederà a trasferirlo al canile dove rimarrà finchè qualcuno non vorrà adottarlo. In quest’ultimo caso, le spese di custodia presso il canile sono a carico del Comune in cui l’animale è stato ritrovato. L’Ulss 8 ricorda infine che, anche per il 2012, il proprietario è tenuto all’obbligo di sottoporre il cane a vaccinazione antirabbica.
fonte: http://www3.lastampa.it
Questo articolo è a titolo informativo. Per qualunque approfondimento rivolgiti ad un medico veterinario e/o ad un addestratore certificato.
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