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NEWS Cuccioli comprati on-line: decremento del 60% delle vendite sui siti web



Buone notizie per i nostri amici e per noi tutti. Secondo un'indagine dell'AIDA&A (Associazione italiana fifessa animali e ambiente) sono scese del 60% le vendite on-line di cuccioli di cane in questo ultimo periodo natalizio!

A Natale crollano le vendite dei cuccioli. Secondo le prime stime su trenta rivenditori online di cagnolini e gattini monitorati dall’ Associazione italiana difesa animali ed ambiente – Aidaa nel periodo natalizio le prenotazioni sono state inferiori a 5.000 con un decremento di oltre il 60% rispetto allo scorso anno. E dimezzate rispetto alle già non floride aspettative.

NOTIZIE SUI CUCCIOLI DI CANE

Un dato confortante per chi come Aidaa, ma anche le altre associazioni animaliste, da anni si batte per svuotare i canili e vietare totalmente la vendita degli animali sul web, su cui si applica anche il diritto di recesso. Ma purtroppo per rispondere al crollo del mercato i “mercanti di vite” hanno pensato di dare spazio ad una nuova speculazione. Infatti basta girare su internet per trovare alcune offerte di cuccioli di cani e gatti a “prezzi ribassati acquistabili a rate e con diritto di recesso e garanzia di sostituzione se il cane è malato con offerte a partire da 10 euro al mese”.

“Si tratta di un vero mercato degli orrori - dichiara Lorenzo Croce, presidente Aidaa - I siti sono spesso degli specchietti per le allodole che nascondono trafficanti che importano cani malati e troppo giovani dai paesi dell'est Europa con la complicità di alcune associazioni di categoria composte da veri e propri banditi che immettono sul mercato bestiole come se si trattasse di lavatrici.

Abbiamo le prove che molti dei cani acquistati on line sono malati o muoiono entro i primi giorni, e molto spesso - conclude Croce - chi li vende si fa bello dell'appoggio di pseudo-associazioni che sfruttano gli animali per riempirsi il portafogli fregandosene della loro salute: a loro basta venderli ed incassare i soldi. Ci auguriamo – conclude Croce - che nel 2014 l'Unione Europea nel quadro delle nuove normative di tutela degli animali inserisca norme che mettano fine a questo ignobile mercato sulla pelle degli animali”.

www.aidaea.it/

 


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