NEWS Cosa fare con il cane quando arriva un figlio? piccoli segreti da seguire
Cosa fare con il cane quando arriva un figlio? L'arrivo di un bimbo porta inevitabilmente a modificare i propri ritmi ma anche le abitudini del cane. Si hanno 9 mesi per abituare il cane al cambiamento e lo si deve fare per gradi. Se il cane si stressa, si deve sicuramente rallentare. Una serie di consigli su come fare quando arriva il bambino. Ecco come educare il cane ad ogni situazione (ndr)
La nascita di un nuovo figlio è sempre una gioia all’interno della famiglia. Ma, tra la preparazione di cameretta, corredino, culla e abitini, molto spesso le coppie si dimenticano di un fatto di estrema importanza: l’istruzione del cane. Quanti padroni infatti, durante il periodo della gravidanza, si sono chiesti come un nuovo arrivo possa influire sugli equilibri consolidati degli amici a quattro zampe?
Per quanto il cane sia l’amico perfetto dell’uomo, il suo comportamento di fronte a un neonato non è sempre prevedibile e potrebbe dar luogo anche a conseguenze spiacevoli. È raro che i cani attacchino i bambini, un po’ per quell’istinto atavico della protezione dei cuccioli, ma potrebbero comunque manifestare gelosia o, semplicemente, mettere in atto dei comportamenti pericolosi spinti dal troppo entusiasmo. Per questo motivo, Fido deve essere adeguatamente istruito all’arrivo di una nuova vita sin dai primi mesi della gravidanza.
Di seguito, una lista di consigli elaborati da Robert Haussmann, un istruttore professionista di cani:
Abitudine al cambiamento: modificare repentinamente le abitudini del cane all’arrivo di un neonato, è estremamente destabilizzante per l’animale. Ad esempio, la mamma potrebbe avere poco tempo per accompagnare Fido al parco o certi ambienti della casa potrebbero essere interdetti alla sua presenza. Non bisogna imporre nuove regole da un giorno all’altro, ma mantenere – per quanto possibile – viva la solita routine. Un buon consiglio è delegare a papà certi compiti, come il bagno o la corsetta al parco, prima eseguiti dalla donna di casa.
Imposizione di paletti: i cani, in particolare quelli più allegri, potrebbero dimostrarsi poco attenti alla sicurezza di un bambino. Ci sono esemplari abituati a saltare sulle ginocchia del padrone anche quando non richiesto, altri soliti a lanciare giocattoli e altri ancora semplicemente troppo rumorosi nell’abbaiare. Tutti comportamenti che potrebbero disturbare la quiete del bambino o provocare incidenti involontari. Prima del parto, perciò, è bene istruire il cane sui suoi atteggiamenti indesiderati, rimproverandolo con un secco “no” quando sbaglia e premiandolo con croccantini e carezze quando invece si attiene alle regole;
Nuovi oggetti: la nascita di un bambino riempie la casa di oggetti, tra culle, giochi di spugna, gonfiabili e tappetini di riposo. Tutti elementi che il cane percepisce come propri giocattoli personali. Sempre utilizzando il metodo del “no”, bisogna far capire al cane come sia indesiderato azzannare le gambe del seggiolone o mordicchiare la copertina del bimbo, magari premiandolo con altrettanti giocattoli alla sua portata.
Abitudine olfattiva e uditiva: una buona strategia per un arrivo indolore di un nuovo nato, è abituare già da subito il cane all’odore e al rumore del bimbo. Nei giorni di convalescenza in ospedale post parto, perciò, è buona norma affidare al marito un panno rimasto per qualche tempo a contatto con il bambino, per consegnarlo al cane in modo che ne possa esaminare l’odore. Allo stesso modo, si può alimentare il cane con crocchette e altre leccornie stringendo fra le mani tale panno, così che allo specifico profumo venga associata un’emozione positiva. I più tecnologici possono armarsi anche di registratore e smartphone, così da abituare sin da subito Fido alla voce del suo nuovo padroncino.
Primo rientro a casa: si tratta del momento più importante nella gestione del comportamento canino, perché determina come il cane reagirà a una nuova presenza nel suo spazio di vita. Scesi dalla macchina e varcata la soglia di casa, il ruolo più importante spetta alla madre: con il bimbo fra le braccia, non bisogna dimenticarsi di un primo saluto e di qualche battuta di complimento all’animale, magari accompagnato da qualche carezza. Il cane imparerà così a non essere di fronte a un nemico, a un concorrente pronto a rubare l’amore dei suoi padroncini. Mai entrare in casa, quindi, dimenticandosi dell’esistenza di Fido.
Fonte: http://pets.greenstyle.it
Questo articolo è a titolo informativo. Per qualunque approfondimento rivolgiti ad un medico veterinario e/o ad un addestratore certificato.
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