VITA DA CANE Addestramento di cani per l'assistenza ai disabili: la fantastica storia di Lilou
Gli amici a quattro zampe sono sempre molto amati da tutti, ma alcuni di questi stupendi esseri per qualcuno sono un vero e proprio aiuto per affrontare la vita di tutti i giorni. Le Copain è un’associazione vallesana (Svizzera, Ticino) che si occupa di allevare cani, labrador e golden retriever, per disabili ed epilettici con l’aiuto, per un anno e mezzo, di famiglie volontarie che si prendono cura e insegnano i primi ordini basilari ai cuccioli.
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La famiglia Dagani di Gordola ha partecipato al progetto allevando per 18 mesi Lilou, un bellissimo cucciolo di labrador. In un incontro con Gemma Dagani abbiamo approfondito questa bella storia fatta di solidarietà.
Gemma, esattamente in cosa consiste questo progetto?
"Le Copain due volte all’anno prende sette o otto cuccioli e li affida a volontari che accettano di seguire il cane per diciotto mesi. L’associazione s’incarica di tutte le spese, sia quelle di mantenimento che quelle veterinarie. Le famiglie devono abituarli a vivere nella quotidianità e insegnargli alcune regole basi: come non saltare sul divano o mangiare sempre dalla sua ciotola. Allo stesso tempo bisogna familiarizzare il cucciolo con i mezzi di trasporto. Quando il cagnolino si trova nei luoghi pubblici o al super mercato veste una pettorina con una L, il che significa che sta lavorando e quindi non può essere disturbato".
Avevate degli ordini specifici da insegnare, per questo avete un aiuto?
"Il nostro compito era insegnare dodici ordini essenziali, tutti in francese, poi a Gorduno, con le altre famiglie partecipanti a questo progetto, ci incontravamo in un campo aperto e con l’aiuto della responsabile in Ticino di Le Copain, questi comandi venivano rinfrancati".
Una volta finito il periodo con le famiglie il cane viene riconsegnato all’associazione…
"Sì, vengono riportati in Vallese a Granges. Le Copain li istruisce ulteriormente per sei mesi, dove il cagnolino impara altri ordini supplementari, fino arrivare alla fine ad obbedire a una trentina di ordini. Una volta che il cane verrà reputato idoneo verrà consegnato a una persona disabile".
Al momento della consegna non deve essere stato facile immagino…
"È stato il mio primo cane in assoluto e anche se sai già in partenza che dovrai riconsegnarlo, il distacco è comunque duro. Devo ringraziare mio marito e mio figlio piccolo che mi hanno supportato. Non avrei mai pensato di affezionarmi così tanto. Però dall’altra parte hai anche una grande soddisfazione personale, perché sai che hai fatto qualcosa a fin di bene per delle persone che necessitano questi stupendi esseri viventi nella vita di tutti i giorni".
Come sei arrivata a conoscenza di Le Copain?
"Ho letto un articolo su questo tema e ho subito preso contatto con Le Copain, era il mese di novembre del 2010. È venuta la persona responsabile in Ticino a controllare la casa e visto che abitiamo vicino alla strada ci ha dato un paio di consigli per garantire la totale sicurezza del cane. Due settimane dopo, l’associazione mi ha contattata per chiedermi se ero già pronta per seguire un cucciolo che era rimasto senza famiglia, ma non me la sentivo ancora e ho rifiutato. Alla fine a gennaio del 2011 è arrivata Lilou".
Rifaresti questa esperienza?
"Devo dire la verità, quando mi sono separata da Lilou non avevo interesse a ripetere l’esperienza, ma a distanza di tre mesi ci sto ripensando di nuovo".
Lo consiglieresti alle altre famiglie dunque?
"Lo consiglierei a tutte quelle persone che hanno voglia e tempo d’impegnarsi per aiutare gli altri. Chiaramente chi volesse intraprendere questa strada deve essere consapevole che dovrà dedicare molto tempo al cucciolo. Alla fine però si viene ripagati completamente".
Chiunque fosse interessato a vivere un’esperienza come quella di Gemma e la famiglia Dagani, si può mettere direttamente in contatto con la responsabile in Ticino dell’associazione Le Copain Esmeralda Migliorati al 076 3692409.
Potete trovare altre informazione su http://www.lecopain.ch/
Tratto da: www.tio.ch
Questo articolo è a titolo informativo. Per qualunque approfondimento rivolgiti ad un medico veterinario e/o ad un addestratore certificato.
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